Per comprendere i vantaggi apportati dall’applicazione di policarbonato sulla facciata degli edifici, è importante prima di tutto ricordare che questo materiale plastico è in assoluto il più performante in termini di resistenza agli urti e alle variazioni di temperatura, reazione al fuoco e trasparenza.

A conferma di tale tesi sono stati svolti, nel corso del tempo, test quali la prova d’urto di Izod, un metodo approvato dall’ASTM per determinare la tenacità d’intaglio, e la prova di Charpy, che comporta due ammorsaggi. Tali analisi hanno evidenziato che il policarbonato è in grado di mantenere inalterate le proprie caratteristiche di resistenza meccanica a temperature oscillanti tra i -40°C e i +120°C.

Inoltre, il materiale ha ottenuto una classificazione al fuoco B-s1 d0 secondo la norma europea EN13501 che regolamenta la classificazione di reazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione.

Come utilizzare il policarbonato in facciata: PolyPiù per l’Aeroporto di Marsiglia

Nell’applicazione sulla facciata degli edifici, il policarbonato può essere impiegato come rivestimento delle strutture portanti creando superfici continue dall’estetica molto pulita. Tale risultato viene ottenuto estrudendo un elemento unico fino a lunghezze pari a 24 metri, e grazie alla giunzione maschio-femmina che elimina la necessità di profili a vista.

Un esempio di utilizzo virtuoso del policarbonato per questo tipo di applicazione è rappresentato dall’intervento di ristrutturazione dell’Aeroporto di Marsiglia. Il progetto ha visto l’impiego di lastre PolyPiù di diverso colore per il tamponamento delle pareti della struttura: grazie alle straordinarie caratteristiche di traslucidità del policarbonato e alla possibilità di realizzare lastre di qualunque tonalità cromatica, la facciata principale dell’aeroporto è stata in questo modo rinnovata con focus particolare sulla valenza estetica dell’intervento.

Policarbonato in facciata per la Fondazione Golinelli a Bologna

I vantaggi garantiti dall’impiego del policarbonato in facciata sono anche ben visibili in un secondo progetto che ha visto protagoniste le soluzioni PolyPiù: per la realizzazione del complesso culturale bolognese Fondazione Golinelli, lo studio di architettura Mario Cucinella Architects ha utilizzato questo materiale per la facciata del Centro Arti e Scienze, definito come uno “spazio di immaginazione e sperimentazione” con un’estensione di circa 700 metri quadrati.

Il sistema modulare in policarbonato alveolare firmato PolyPiù ha, anche per questo intervento, assicurato il raggiungimento di tutti gli obiettivi di progetto: elevato valore di trasmissione della luce, ottime proprietà termoisolanti, effetto estetico di massimo impatto visivo grazie all’eliminazione dei profili di giunzione.

Per la Fondazione Golinelli è stata scelta una finitura opaca, così da assicurare una diffusione della luce molto omogenea senza rinunciare alla trasparenza tipica del policarbonato. Il risultato è un edificio lineare ed elegante capace di distinguersi per il suo look unico durante le ore notturne.

ADDWind: soluzione per facciate ventilate

ADDWind, l’innovativo sistema di Isopan, permette di integrare il tamponamento di un edificio con una pelle esterna.

In un unico sistema si hanno quindi due funzioni, da un lato la chiusura dell’edificio e l’isolamento termico garantiti dalla parete realizzata con il pannello sandwich Isopan e dall’altro, oltre ad un aiuto nella protezione da agenti atmosferici, la caratterizzazione estetica e architettonica assicurati dal rivestimento.

Fra i partner di Isopan nel progetto ADDWind, Polypiù è la responsabile delle pelli traslucide, in virtù della sua esperienza nella progettazione e nella produzione di lastre e pannelli in policarbonato e di tutti gli accessori necessari ad un loro corretto montaggio.

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Per comprendere i vantaggi apportati dall’applicazione di policarbonato sulla facciata degli edifici, è importante prima di tutto ricordare che questo materiale plastico è in assoluto il più performante in termini di resistenza agli urti e alle variazioni di temperatura, reazione al fuoco e trasparenza.

A conferma di tale tesi sono stati svolti, nel corso del tempo, test quali la prova d’urto di Izod, un metodo approvato dall’ASTM per determinare la tenacità d’intaglio, e la prova di Charpy, che comporta due ammorsaggi. Tali analisi hanno evidenziato che il policarbonato è in grado di mantenere inalterate le proprie caratteristiche di resistenza meccanica a temperature oscillanti tra i -40°C e i +120°C.

Inoltre, il materiale ha ottenuto una classificazione al fuoco B-s1 d0 secondo la norma europea EN13501 che regolamenta la classificazione di reazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione.

Come utilizzare il policarbonato in facciata: PolyPiù per l’Aeroporto di Marsiglia

Nell’applicazione sulla facciata degli edifici, il policarbonato può essere impiegato come rivestimento delle strutture portanti creando superfici continue dall’estetica molto pulita. Tale risultato viene ottenuto estrudendo un elemento unico fino a lunghezze pari a 24 metri, e grazie alla giunzione maschio-femmina che elimina la necessità di profili a vista.

Un esempio di utilizzo virtuoso del policarbonato per questo tipo di applicazione è rappresentato dall’intervento di ristrutturazione dell’Aeroporto di Marsiglia. Il progetto ha visto l’impiego di lastre PolyPiù di diverso colore per il tamponamento delle pareti della struttura: grazie alle straordinarie caratteristiche di traslucidità del policarbonato e alla possibilità di realizzare lastre di qualunque tonalità cromatica, la facciata principale dell’aeroporto è stata in questo modo rinnovata con focus particolare sulla valenza estetica dell’intervento.

Policarbonato in facciata per la Fondazione Golinelli a Bologna

I vantaggi garantiti dall’impiego del policarbonato in facciata sono anche ben visibili in un secondo progetto che ha visto protagoniste le soluzioni PolyPiù: per la realizzazione del complesso culturale bolognese Fondazione Golinelli, lo studio di architettura Mario Cucinella Architects ha utilizzato questo materiale per la facciata del Centro Arti e Scienze, definito come uno “spazio di immaginazione e sperimentazione” con un’estensione di circa 700 metri quadrati.

Il sistema modulare in policarbonato alveolare firmato PolyPiù ha, anche per questo intervento, assicurato il raggiungimento di tutti gli obiettivi di progetto: elevato valore di trasmissione della luce, ottime proprietà termoisolanti, effetto estetico di massimo impatto visivo grazie all’eliminazione dei profili di giunzione.

Per la Fondazione Golinelli è stata scelta una finitura opaca, così da assicurare una diffusione della luce molto omogenea senza rinunciare alla trasparenza tipica del policarbonato. Il risultato è un edificio lineare ed elegante capace di distinguersi per il suo look unico durante le ore notturne.

ADDWind: soluzione per facciate ventilate

ADDWind, l’innovativo sistema di Isopan, permette di integrare il tamponamento di un edificio con una pelle esterna.

In un unico sistema si hanno quindi due funzioni, da un lato la chiusura dell’edificio e l’isolamento termico garantiti dalla parete realizzata con il pannello sandwich Isopan e dall’altro, oltre ad un aiuto nella protezione da agenti atmosferici, la caratterizzazione estetica e architettonica assicurati dal rivestimento.

Fra i partner di Isopan nel progetto ADDWind, Polypiù è la responsabile delle pelli traslucide, in virtù della sua esperienza nella progettazione e nella produzione di lastre e pannelli in policarbonato e di tutti gli accessori necessari ad un loro corretto montaggio.

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